Quando i campionati mondiali di calcio vennero assegnati al Brasile e, non dimentichiamolo, anche le Olimpiadi del 2016 si svolgeranno a Rio de Janeiro, il paese era considerato un’economia emergente a livello mondiale a dispetto della crisi, poi tutto è precipitato.
I Mondiali allora furono voluti fortemente dal governo Lula di ultrasinistra, non certo imperialista o promotore del capitalismo sfrenato, e quello attuale è in totale continuità politica e fattuale con quello di allora.
Il Brasile è sempre stato un paese dove le diseguaglianze sociali sono state evidenti, chi ha avuto la fortuna di visitarlo se le sarà trovate davanti come un vero pugno in faccia, prima ancora che nello stomaco.
I Mondiali sono l’occasione per accendere i riflettori su questa situazione, ma anche terreno fertile per strumentalizzazioni politiche, rivendicazioni sindacali e violenze gratuite da parte di groppuscoli di protesta, delle quali, in ogni caso, faranno le spese principalmente i più deboli.
Se avete scelto di non seguire i mondiali perché in cuor vostro non ve la sentite, dopo aver letto o visto immagini orribili (da verificare), fatelo, nessuno è costretto a mettersi davanti alla tv, ma se la scelta è anche solo un briciolo dettata da un ragionamento ideologico o di rivendicazione politica o di boicottaggio, lasciate stare, state ingrassando gli ingranaggi di chi vuole usare il gioco più bello del mondo per i propri interessi personali, lo stesso gioco che ha tolto dalla strada in Brasile (e non solo) tanti giovani che sarebbero stati destinati a ben altro futuro.
Se sono state compiute delle ingiustizie o addirittura degli stermini credo debba occuparsi la comunità internazionale e forse, se fosse tutto vero, anche i giocatori della Nazionale brasiliana che invece mi paiono abbastanza tranquilli (nonostante si dica vengano sterminati bambini in ogni angolo di strada).
Il calcio prendiamolo per quello che è, godiamoci lo spettacolo di tanti paesi, anche senza gloriosa tradizione calcistica, che si ritrovano intorno ad un pallone.
Spifferi 