In generale


L’ingiustizia si nasconde nella generalizzazione.
Vengono qui tutti per rubare.
Gli africani stuprano le nostre donne.
I rom non si lavano, rubano e sfruttano i bambini (alcuni li rapiscono).
Al meridione non hanno voglia di lavorare.
Gli imprenditori sono tutti sfruttatori.
Chi vota Lega è un razzista o comunque xenofobo.
Gli evasori fiscali votano Forza Italia.
I grillini credono alle scie chimiche.
Tutte le donne sono discriminate nel lavoro.
Tutti gli immigrati fuggono dalle guerre, dalla fame e dalla carestia.

I governi ragionano per maggioranze e dovrebbero tutelare le minoranze, i gruppi, non possono andare troppo per il sottile ma a noi, forse, è richiesto uno sforzo diverso.
Forse il male del nostro tempo non è il presunto ritorno del fascismo, o il buonismo a tutti i costi o il cattivismo o il sovranismo o il quellochevoletevoi-ismo, ma la generalizzazione, la pigrizia di non scendere al particolare, di non interessarsi del singolo perché è più facile omologare e far indossare divise.

Quanto vendono i quotidiani e chi li guida?


Questa è la classifica dei quotidiani italiani per numero di copie vendute all’ultima rilevazione ADS (Fonte: http://www.primaonline.it)

Nell’articolo completo (seconda parte dopo l’immagine) ho pubblicato la classifica completa, il nome dei direttori e da quanto sono in carica.

Alla fine si capisce che:

1) L’Unione Sarda vende poco meno del Fatto Quotidiano ed è sorprendente se non fosse che la sua diffusione è solo regionale.
2) Quotidiani che hanno molto eco nelle rassegne stampa (e nell’indignazione degli opinionisti) in realtà non sono nemmeno tra i primi dieci posti (e alcuni nemmeno tra i primi 15)
3) Al Gazzettino e ad Avvenire i direttori sono in pratica dei monarchi. (12 e 9 anni di direzione senza interruzione)
4) I quotidiani non li compra più nessuno (i giornalisti si leggono tra di loro)

Classifica completa, i nomi dei direttori e da quanto sono in carica Continua a leggere

Gli ultrà del sessismo


Tifosa iraniana ai Mondiali di Calcio in Russia

La popolare agenzia fotografica Getty Images, autrice della maggior parte delle foto che vedete sui siti web di informazione, ha deciso di cancellare dal suo catalogo una galleria di immagini di tifose decisamente carine immortalate sugli spalti degli stadi dei mondiali di calcio che si stanno svolgendo in Russia.
La cancellazione pare sia arrivata in seguito a più o meno pubbliche accuse di sessismo.
E’ un movimento che parte da lontano, questo che si sta abbattendo sul mondo dell’informazione e della comunicazione in generale, che interessa il cinema, il mondo della pubblicità e ultimamente anche lo sport.
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ONG del mare, taxi o scialuppe di salvataggio?


Cosa sono le ONG?
Le ONG, come dice la sigla, sono organizzazioni non governative, senza fini di lucro. Si finanziano grazie a donazioni private e sovvenzioni pubbliche, operano grazie al servizio dei volontari.
Le ONG non si occupano solo dei migranti in mare, ma operano negli ambiti più disparati.
Nei casi di attualità più scottante ci si riferisce soprattutto a quelle che hanno la disponibilità di una nave più o meno grande, che opera nel mar Mediterraneo, per recuperare persone dai barconi che tentano di attraversare il tratto di mare che va dalle coste libiche all’Italia.

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Il cachemire contro la svastica


Lui è tornato? Non scherziamo.

Negli Stati Uniti sono andati oltre le più rosee (si fa per dire) aspettative riguardo le critiche distruttive nei confronti dell’amministrazione Trump.
Ci si sta spingendo talmente oltre che i paladini del politicamente corretto stanno diventando politicamente scorretti, arrivandoci dalla parte opposta.
No, non parlo del razzismo al contrario, seppur ce ne siano tutti gli elementi, e nemmeno del radicalismo estremo a sinistra che finisce per toccare l’estremismo di destra, come un gatto che si morde la coda.
No, parlo dell’ormai diffuso costume di paragonare l’amministrazione Trump al Terzo Reich associando ad ogni protagonista di governo, al netto dei dimissionari e dei “dimissionati”, un gerarca nazista. Continua a leggere

Chi vince e chi perde


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Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio

«Non dico che gli italiani abbiano votato contro la Chiesa, ma hanno dimostrato una diversità evidente e sentimenti di autodifesa, diversi dai messaggi ecclesiali. Nel popolo cattolico è mancata una cultura popolare: pensieri lunghi, prospettive, riferimenti che tengono insieme la gente. Non ci sono più mediazioni. Francesco dice: “accogliere i migranti”. Ma questo come diventa pratica, proposta? Wojtyla disse: se la fede non diventa cultura, è vissuta a metà. Oggi tutto è fluttuante nel Paese, è emotivo. In questo senso c’è una lettura profonda da fare su come si comunica con la gente. Per la Chiesa e per i cattolici, perché il Paese va in un altro senso».
Così Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, intervistato dall’Espresso sui risultati delle ultime elezioni e sul sentimento che aleggia nel Paese e il consenso sempre crescente di Lega e M5S.
Chi volesse leggere l’intervista completa, comunque interessante, intitolata «Se i cattolici hanno votato M5S e Lega, significa che la Chiesa ha perso», la trova qui.
Io provo a dire la mia.

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