Billie Jean by Chris Cornell


Una versione molto particolare, live acustica, di una delle più popolari canzoni di Michael Jackson eseguita da Chris Cornell cantante solista degli Audioslave momentaneamente sciolti e  nato dalla sua unione con gli strumentisti dei Rage Against the Machine (Cornel è stato il leader dei Soundgarden).

Fenomeni inspiegabili


Il concerto di Marco Carta è stato interrotto tra la delusione di quasi 10000 persone. Troppi per la struttura dell’ex Palacisalfa, che ne può ospitare massimo 2200.
Dopo aver cantato i primi tre brani, il live è stato sospeso per motivi di sicurezza.
Avete capito bene, il cantante dell’hinterland cagliaritano, non solo ha fatto sold out a Roma ma addirittura gli spettatori erano quasi cinque volte tanto la capienza del luogo dove si doveva esibire (si attendono i dati della questura).
Tralasciando per un attimo la cantonata colossale dell’organizzazione, proviamo ad analizzare il fenomeno Carta. 
Per me Marco Carta è un mistero, anche sforzandomi non riesco a capire il motivo del suo successo (o forse lo so ma non voglio crederci). Non è sempre intonato, ha sì una voce “graffiata” ma non particolarmente bella e nemmeno potente, ha una presenza discreta ma ci sono ragazzi molto più presentabili esteticamente, il 90% dei bambini/ragazzini che, ad esempio, cantano nella trasmissione “Ti lascio una canzone” presentata su Rai Uno da Antonella Clerici gli stanno una spanna sopra come bravura (e alcuni anche come statura) e allora? Come si spiega?
Tutto merito di Amici di Maria De Filippi?