Man in the mirror


E’ morto Michael Jackson, è finita un’epoca.
Quando morì Lucio Battisti presi un po’ in giro i miei genitori che si rattristarono quasi come fosse scomparso un parente, oggi forse li capisco di più.
Quando la musica fa da colonna sonora alla tua vita, specie all’adolescenza, quando si è più inclini a diventare “fan” di un gruppo, un musicista, un attore e ci si affeziona ad un suono, ad un’immagine, ad una persona anche esagerando, un po’ come il tifo calcistico.
E allora capita di guardare a ripetizione una videocassetta con un concerto, il dvd con i greatest hits, di svegliarsi ogni mattina con la stessa canzone in sottofondo, di riservare al CD del tuo artista preferito i primi risparmi, di andare a cercare all’estero incisioni rare.
Tutto questo io l’ho fatto per Michael Jackson e non mi vergogno. Conservo  i vinili, i cd originali, il cd mai pubblicato in Italia e acquistato in Germania con i successi dei Jackson 5, la vecchia videocassetta con la sua biografia e l’amarezza per la mancata partecipazione al suo concerto di anni fa a Milano, il tentativo goffo da ragazzo di imitare i suoi passi di danza originali.
Inutile disquisire sul suo genio, su quanto ha inciso nell’evoluzione della musica attuale, se fosse o no il Re del Pop come lui stesso a torto o a ragione si definiva. Inutile che lo faccia io, non sarei obiettivo.
Nonostante probabilmente Jacko non avesse più tanto da dire in musica, viste le sue condizioni fisiche (un Michael Jackson immobile sul palco non sarebbe stato lui), i suoi guai economici e l’affievolirsi della sua vena artistico-creativa oggi è per me un giorno triste.

Michael Jackson operato


Michael Jackson verrà operato oggi per la rimozione di un tumore alla pelle, poche ore dopo aver fatto sapere che i suoi concerti londinesi inizieranno non l’8 ma il 13 luglio, ufficialmente per provare lo spettacolo qualche giorno in più.
Lo afferma il tabloid britannico Sun. Secondo il giornale, verranno rimosse parti di pelle dal naso e dal petto, che verranno quindi esaminate per valutare se il cantante abbia bisogno di radioterapia.
Randy Phillips, della Aeg Live, che organizza i concerti alla O2 arena di Londra, ha detto che «il cambiamento delle date non ha nulla a che vedere con la salute di Michael. La verità è che lo show è diventato man mano più grande e complesso».

Fonte: il Messaggero

Quando ero ragazzo ero un fan sfegatato di Michael Jackson, ho conosciuto questo artista all’apice del suo successo con Thriller e poi Bad e Dangerous e l’ho seguito molto ad ogni album e singolo uscito anche nella fase calante della sua carriera. Mi è sempre dispiaciuto che lo si prendesse in giro per la sua pelle “sbiancata”, anche perché non c’è mai stata nessuna prova seria che gli interventi servissero a sbiancarsi e non a rimediare ad una malattia alla pelle. Anche il caso sulla pedofilia mi è sembrato alquanto esagerato e pompato dai media.
Le notizie di questi giorni dimostrano che qualche problema alla pelle c’è, eccome!
Tuttavia anche qualche problemino mentale  è innegabile  🙂