Turbanti e turbamenti


Il petrolio ha fatto la fortuna dei paesi Arabi per molti anni. Non che adesso sia diminuita solo che sono cambiati gli sceicchi e il loro modo di spendere i soldi.
Fino a pochi anni fa lo sport preferito dell’emiro era comperare auto supersportive o extralusso e riempire garage, costruire dimore placcate in oro o navigare a bordo di panfili, veri e propri castelli galleggianti con la rubinetteria in metallo prezioso.
In questo ultimo decennio c’è stata una svolta non verso il risparmio, figuriamoci, ma verso un investimento mirato in occidente oltre che negli Emirati Arabi e Arabia Saudita.
Grossi investimenti in banche, catene commerciali, colossi assicurativi, compagnie edilizie, squadre di calcio e altri settori sottratti a chi patendo la crisi diffusa a livello mondiale non poteva più amministrarli rendendoli appetibili per chi ha grosse disponibilità di denaro immediato.
Qualcuno vede in questa evoluzione un pericolo per gli equilibri economici e strategici internazionali, io non ho abbastanza elementi per dirlo ma mi basta vedere cosa stanno costruendo nei dintorni di Dubai. Da paura!

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City of Arts and Science


Un capolavoro dell’architettura e del design moderno progettato e realizzato da Santiago Caltrava, lo stesso del ponte venezionano al centro di tante polemiche. La città dell’arte e della scienza si trova vicino alla città di Valencia.

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