In Iran è caos totale


In Iran la polizia ammazza o almeno così appare dalle poche immagini e notizie che giungono da Teheran attraverso i blog, facebook e soprattutto Twitter, il social network di microblogging che sarà il tormentone dei prossimi mesi appannando Facebook.
Una riflessione dal punto di vista dell’informazione.
Faccio alcune premesse così mi risparmio le accuse di insensibilità. In Iran c’è un regime, basato su elezioni palesemente truccate, con brogli evidenti documentati o documentabili dove la polizia placa le insurrezioni con le armi e dove l’informazione è bloccata e la censura è totale.
Detto questo, per assurdo e a puro titolo provocatorio (per provocare riflessioni appunto) mi chiedo e vi chiedo: ma voi vi fidate delle informazioni che vengono dagli utenti di twitter? E’ informazione democratica? E’ pluralista?
La risposta immediata nel caso dell’Iran è che è l’unica che abbiamo per colpa del regime. Questo non significa però che non si possa discutere sulle fonti. Insomma se analizzo l’informazione internettiana italiana, di pluralismo monopolizzato da un pensiero comune antagonista e complottista sinceramente non me la sentirei di fidarmi, prenderei tutto quello che ne viene fuori con le pinze.
Se il “bloggismo” si sostituisce al giornalismo vince il pluralismo ma non certo la qualità dell’informazione.