Obama come Bush


Clicca per ingrandire

Clicca per ingrandire

Il presidente Obama ripete quello che era solito dire Bush. In una dichiarazione riportata dall’agenzia iraniana Fars il leader iraniano Ahmadinejad punta il dito contro Washington all’indomani della violenta repressione delle manifestazioni di piazza a Teheran, chiedendo agli USA di non interferire in affari interni.

Fonte: Rainews24

Notizie in poche parole del 17/6/2009


  • Berlusconi va in USA e incontra Obama, il rapporto tra i due risulta sorprendentemente cordiale nonostante le differenze, uno incline alla gaffe e reduce da gossip e polemiche, l’altro molto freddo, deciso e molto diverso da Bush.  Il colloquio dura il doppio del previsto, si vedono pacche sulle spalle e frasi che non sembrano di circostanza. La Repubblica dice che non poteva essere altrimenti sminunendo l’incontro. Berlusconi torna a casa con 3 detenuti di Guantanamo “in tasca”.
  • Protesta degli abruzzesi a Palazzo Chigi. I terremotati lamentano la mancanza della rettifica delle promesse verbali con la scrittura nero su bianco nel decreto anche del risarcimento totale della ricostruzione delle seconde case. Bertolaso lamenta la poca riconoscenza per tutto quello che è stato fatto sino ad ora e rassicura sulla presenza dei fondi. I terremotati fanno notare che nella situazione in cui si trovano hanno bisogno di rassicurazioni più certe rispetto a quelle “verbali” che non trovano riscontro nel decreto.
  • In Iran è probabile che si vada alla riconta dei voti dopo le proteste che si sono scatenate nel paese. Il capo spirituale supremo Khamenei concorda sull’opportunità del riconteggio mentre la polizia di regime spara sui cortei organizzati contro Ahmadinejad e rinchiude i corrispondenti stranieri in albergo impedendo che i fatti vengano documentati in modo preciso. Obama dichiara che per lui Ahmadinejad o Mousavi pari sono perché entrambi al momento sostengono politiche anti-USA.
  • Altre intercettazioni sul caso Noemigate e Veline. Pare esista un’intercettazione ad un imprenditore di Bari che prova festini a fini elettorali con ragazze organizzati da Berlusconi, ragazze anche pagate e quindi si profilerebbe anche il reato di istigazione alla prostituzione. Il Corriere della Sera poi pubblica anche un’intervista ad una velina delusa che sputa il rospo e denuncia la presenza di ragazze ad alcune feste a Palazzo Grazioli. Un’intervista piena di “se”, “ma”, “lo diciamo con cautela” ma che indubbiamente è molto suggestiva. Per chi aveva dei dubbi su come interpretare le parole di D’Alema riguardo alle “scosse” al governo ecco subito servito il piatto.
  • Napolitano respinge le dimissioni di alcuni componenti del CSM presentate dopo alcune dichiarazioni del guardasigilli Angelino Alfano che denunciava la lottizzazione dell’organo supremo della Magistratura e ricorda loro che non bisogna ingerire sulle prerogative del Parlamento, chiedendo a sua volta ai politici di avere rispetto per la magistratura.